
ZEAXANTINA
*Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.I carotenoidi sono un gruppo di terpeni che si trovano sia nel regno animale che vegetale costituiti da una catena polienica di 35-40 atomi di carbonio.
Alla famiglia dei carotenoidi che sono da un punto di vista chimico sono tetraterpeni appartengono i caroteni che sono privi di ossigeno e le xantofille dette ossicarotenoidi aventi la struttura chimica fondamentale del carotene ma contenenti atomi di ossigeno.
Il loro capostipite è la luteina avente formula C40H56O2, corrispondente a quella del β-carotene con due ossidrili negli anelli terminali. La zeaxantina è uno stereoisomero della luteina dalla quale differisce per la posizione di un doppio legame in uno dei gruppi –OH
La zeaxantina è una sostanza naturale di colore giallo-arancio, un carotenoide della classe delle xantofille, una versione maggiormente ossidata del carotene. Prende il nome dalla pianta del mais, la Zea mays.
insieme al carotene è responsabile del colore nei chicchi di mais, nel tuorlo d’uovo, si trova anche nei peperoni rossi, nel mango e nel succo d’arancia in quantità medie e si trova in maggiori percentuali nei cibi vegetali quali spinaci, broccoli, radicchio rosso, piselli verdi, crescione e altri.
La maggior proprietà naturale della zeaxantina è legata alla sua capacità di assorbire radiazioni solari eccedenti che interferirebbero nella fotosintesi (un eccesso di irraggiamento solare comporta danni ai vegetali simili a quelli prodotti dalle bruciature o dall’assenza d’acqua).
Nel 1782 l’oftalmologo Francesco Buzzi individuò un pigmento giallo nella retina ed in particolare nella macchia lutea.
Il pigmento maculare fu successivamente individuato come una miscela di xantofille ovvero di luteina e zeaxantina; nei confronti di questi due composti sta aumentando l’interesse scientifico in quanto si ritiene che essi possano espletare un effetto protettivo in determinate forme di degenerazione retinica ed in particolare nella degenerazione maculare correlata all’età.
L’effetto protettivo della luteina e della zeaxantina sulla retina è duplice: da un lato tali sostanze legano i radicali liberi riducendo lo stress da ossidazione grazie al loro effetto antiossidante e dall’altro funzionano come un filtro colorato, attraverso cui la luce passa prima di colpire le cellule fotorecettrici, proteggendo i fotorecettori di questa zona, dove arrivano le terminazioni nervose del nervo ottico, dagli effetti di un’entrata massiva di luce nell’occhio.
Essi assorbono, fungendo da schermo, in modo particolare la luce blu che sembra danneggiare la retina in misura anche 20 volte superiore rispetto alla luce rossa, proteggendo le cellule sensibili dei tessuti oculari esposti.