
Acido alfa lipoico
*Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.L’acido alfa lipoico è un composto che ricopre un ruolo determinante nel metabolismo energetico cellulare di gran parte degli esseri viventi. Sono ben conosciute le sue spiccate proprietà antiossidanti. Per questo motivo, l’assunzione di acido alfa lipoico sotto forma di complemento alimentare, può essere di grande utilità per attivare delle funzioni di vitale importanza per l’organismo.
Naturalmente presente nei mitocondri delle cellule umane, agisce da cofattore di complessi enzimatici che intervengono nel “ciclo di Krebs”, la principale via cellulare per la produzione di energia attraverso il metabolismo del glucosio, degli acidi grassi e delle altre fonti energetiche.
La disponibilità di acido lipoico a livello
cellulare, aumenta la percorribilità del ciclo di Krebs e conseguentemente
anche l’efficienza dell’intero processo.
Le peculiarità che lo rendono unico sono le seguenti:
- Elevato assorbimento: essendo una molecola di piccole dimensioni, l’acido alfa lipoico può essere prontamente assorbito e trasportato attraverso le membrane cellulari dove è più necessario.
- Versatilità: l’acido alfa lipoico mantiene la sua attività sia nei comparti cellulari acquosi (citoplasma) che in quelli lipidici (membrana cellulare).
- Potere antiossidante a prescindere dallo stato: sebbene la forma ridotta (acido diidrossi lipoico) sia la più attiva, anche a quella ossidata sono associabili apprezzabili proprietà antiossidanti. Inoltre, l’acido diidrossi lipoico è attivo contro numerose specie radicaliche (ad esempio: radicali di tipo perossil, idrossil e perossi-nitritico, oltre a superossidi ed idroperossidi).
- Blocco dei radicali liberi mitocondriali: L’acido lipoico è in grado di aumentare la resa energetica del ciclo di Krebs, ma è anche capace di contenere la produzione di radicali liberi che si formano nel corso dell’intero processo. In tal modo viene garantito un effetto protettivo, anche in condizioni di elevata resa energetica.
- Sinergia: l’acido lipoico rafforza e completa lo schermo protettivo messo a punto dalle altre molecole antiossidanti. L’acido alfa lipoico nella forma ridotta (acido diidro lipoico) è in grado di donare il suo elettrone alle forme ossidate e quindi non più attive di glutatione (glutatione disulfide) e di vitamina C (acido deidroascorbico), rigenerandole a glutatione ridotto e ad acido ascorbico. A sua volta, la vitamina C in forma ridotta è in grado di riattivare la forma ossidata della vitamina E, riducendola a tocoferolo (vitamina E attiva). Proprio perché l’acido diidrossi lipoico (forma ridotta) e l’acido lipoico (forma ossidata) hanno entrambi proprietà antiossidanti, creano un ciclo in cui alternativamente donano o accettano un elettrone, lavorando in concerto e sinergia con altre molecole.
A livello oculare, le cellule dell’Epitelio Pigmentato Retinico sono tra le più attive dal punto di vista metabolico e pertanto sono tra le più ricche di mitocondri. Una disfunzione mitocondriale causata dai radicali liberi che si producono nelle reazioni della retina e che non vengono più adeguatamente compensate, porta inevitabilmente alla distruzione delle cellule ad alta richiesta energetica, come lo sono le cellule ganglionari retiniche e i fotorecettori.
FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO
La maggiore fonte di acido lipoico è la carne rossa e alcune frattaglie (tra cui il cuore). L’acido alfa lipoico è anche presente nelle foglie delle piante che contengono mitocondri e nei tessuti vegetali non fotosintetici, quali ad esempio i tuberi delle patate. Ne sono particolarmente ricchi anche i broccoli e gli spinaci.
Tuttavia l’acido alfa lipoico presenta problemi di biodisponibilità in quanto è presente in forma complessata negli alimenti, ma alcuni studi hanno dimostrato è assorbito in modo rapido e quasi completo se somministrato per via orale tramite integrazione.
I dosaggi ottimali possono variare molto in funzione delle caratteristiche individuali, dello stile di vita, dell’attività fisica, dell’esposizione ai raggi solari e della dieta.
La dose comunque normalmente consigliata a scopo genericamente preventivo nei confronti delle degenerazioni causate dai radicali liberi per i soggetti sani è di 50 mg/die. Nella degenerazione maculare legata all’età se ne impiegano da 100 a 150 mg/die, dipende a quali altre sostanze è combinato e dalla relativa sinergia che si viene a creare tra più sostanze.
L’acido alfa lipoico possiede inoltre la proprietà di ridurre la resistenza all’insulina, tipico fenomeno che concorre all’insorgenza di alcune patologie, quali il diabete e la cosiddetta “Sindrome X” (un disturbo collegato sempre alla resistenza insulinica ed, a seconda dei casi, anche ad altri fattori, quali ad esempio: l’intolleranza al glucosio, il sovrappeso, l’ipertensione arteriosa, la trigliceremia e l’ipercolesterolemia). Per questo motivo, a dosaggi ben maggiori (tra i 400 ed i 600 mg/die) l’acido alfa lipoico viene utilizzato nei soggetti diabetici o con la Sindrome X, per migliorare il controllo glicemico e tenere bassi i livelli di ipoglicemizzanti orali.